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Gennaro Napoli (1881 - 1943)
Personalità geniale e fascinosa, fu musicista autentico, didatta insigne, pittore e scultore. Sempre fedele ai caratteri inconfondibili del suo credo artistico, fu strenuo difensore della tradizionale Scuola Napoletana. Nel 1905 vinse il Premio Bellini con la cantata "Il Convegno degli Spiriti", nel 1911 compose il preludio e gli intermezzi per "Il sogno di un tramonto d'autunno" di Gabriele D'Annunzio. Scrisse ouvertures, sonate, quintetti, poemi sinfonici, l'opera in tre atti "!Jacopo Ortis", la parabola sinfonica "La Principessa senza sorriso", nonché composizioni per pianoforte e per canto e piano. Al Liceo Musicale di Napoli e al San Pietro a Majella, di cui nel 1935 divenne Direttore ad interim, tenne la cattedra di Armonia e Composizione e, in quest’ultimo, anche quella di Alta composizione. Foltissima fu la schiera dei suoi allievi, che raggiunserero tutti brillanti affermazioni: Aladino Di Martino , Terenzio Gargiulo, Antonio Cece, Renato Parodi, Ugo Ajello, Tito Aprea, Rubino Profeta, Enzo De Bellis, per citarne solo alcuni. I suoi insegnamenti furono dogmi. Egli va ascritto - come afferma Carlo Balzamo - tra "i vessilliferi del movimento di riscossa da uno stato letargico della vita musicale italiana in quell'epoca".
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